San Lorenzo, storia

In un documento del 1331 si cita per la prima volta la chiesa di San Lorenzo de Agnano, insieme a San Vitale di Balbiano (Arignano) e San Nicola di Cesole (Andezeno): le tre chiese vengono unite alla prebenda canonicale di Oddone Zucca, della Cattedrale di Torino. In un documento del 1412 in cui si fissano i confini tra Mombello e Moncucco, si parla di una grande pietra posta sotto la chiesa (riferibile forse a quella su cui poggerebbe il contrafforte aggettante del lato nord/est) e del cimitero circostante. L’abitato di Ognanum (o Agnanum) che sorgeva intorno a San Lorenzo doveva utilizzare il terreno circostante quale cimitero ed il frequente ritrovamento di ossa umane nei pressi dell’edificio lo confermerebbe. Per motivi a noi sconosciuti Ognanum era già in declino nel XIV secolo, visto che San Lorenzo nel 1331 viene definita chiesa campestre. Intorno alla metà del ‘300 persone “de Agnano” vengono citate a Barbaso ed a Moncucco. L’ormai chiesa campestre di San Lorenzo passa sotto la giurisdizione dell’abazia si Santa Maria di Pinerolo e viene citata, piuttosto distrattamente, in occasione di visite pastorali nel 1591 (abate pinerolese Ruggero Tritonio), nel 1647 (vicario abaziale Carlo di San Lorenzo); nel 1748 tutte le chiese di Mombello (e dunque anche San Lorenzo) passano all’Arcidiocesi di Torino. La chiesa di San Lorenzo, anche quando lo stato di conservazione risultava sconfortante, è sempre stata utilizzata il 10 agosto (ricorrenza del santo) per una semplice festa campestre ed una cerimonia religiosa. Come già accennato, nel 2016 si è concluso un intervento di restauro, finalizzato alla messa in sicurezza dell’edificio e ad un miglioramento della sua fruizione estetica e paesaggistica.