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Ago
Castelnuovo don Bosco. FESTIVAL TEATRALE “Basta che siate giovani perché io vi ami assai 2017” – IV edizione
All day long
From 24-08-17 - 27-08-17
Visto il successo delle edizioni precedenti, il comune di Castelnuovo Don Bosco ospita dal 24 al 27 agosto il festival teatrale “Basta che siate giovani perché io vi ami assai”, rassegna organizzata dalla Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro che ha come ispirazione la vita di San Giovanni Bosco dal punto di vista dello spettacolo dal vivo e della tematica della gioia e della rinascita, che accomuna anche gli appuntamenti in calendario. Il festival è diventato nel tempo un appuntamento atteso non solo per il pubblico di Castelnuovo ma anche per i molti che ogni anno intervengono anche dalle altre province.
Forme teatrali quali la prosa, il teatro musicale e gli spettacoli per bambini, così amate dal grande Santo, comporranno il festival di quest’anno. Il tutto sarà arricchito da eventi collaterali e dal concorso teatrale Gabriele Accomazzo, evento giunto alla quinta edizione e destinato ai giovani attori under 35 selezionati su base nazionale, avente come finalità quella di dar loro visibilità grazie al coinvolgimento di operatori del settore in qualità di giurati ed ospiti. Per i vincitori del concorso sono previste borse di studio pari a 1.000 euro per il primo classificato a 500 euro per il secondo classificato e 300 per il terzo, offerte dai genitori di Gabriele.
L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito.
Forme teatrali quali la prosa, il teatro musicale e gli spettacoli per bambini, così amate dal grande Santo, comporranno il festival di quest’anno. Il tutto sarà arricchito da eventi collaterali e dal concorso teatrale Gabriele Accomazzo, evento giunto alla quinta edizione e destinato ai giovani attori under 35 selezionati su base nazionale, avente come finalità quella di dar loro visibilità grazie al coinvolgimento di operatori del settore in qualità di giurati ed ospiti. Per i vincitori del concorso sono previste borse di studio pari a 1.000 euro per il primo classificato a 500 euro per il secondo classificato e 300 per il terzo, offerte dai genitori di Gabriele.
L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito.
Il progetto risponde alle esigenze di sviluppo della Cultura e della valorizzazione dei luoghi dell’Alto Astigiano, offrendo opportunità di assistere a eventi teatrali e culturali di qualità con la possibilità di crescita interiore e divulgazione del pensiero profondo del Santo a cui è dedicato il festival.
Anche quest’anno si attiverà una collaborazione con l’associazione Misericordia di Collegno per il trasporto di persone con disabilità motorie ai luoghi di rappresentazione degli spettacoli.
Anche quest’anno si attiverà una collaborazione con l’associazione Misericordia di Collegno per il trasporto di persone con disabilità motorie ai luoghi di rappresentazione degli spettacoli.
Programma:
Giovedì 24 agosto Centro Socio Culturale “Ala”, Castelnuovo Don Bosco (AT) ore 21,00
“So Much Younger Than Today – Viaggio nell’Italia di Gigi Meroni”
di e con Le Voci del Tempo (Marco Peroni, Mario Congiu)
Regia di Tommaso Massimo Rotella
“So Much Younger Than Today – Viaggio nell’Italia di Gigi Meroni”
di e con Le Voci del Tempo (Marco Peroni, Mario Congiu)
Regia di Tommaso Massimo Rotella
Uno spettacolo di parole, musica, immagini. Musicalmente travolgenti, Mario Congiu esegue brani dei Beatles sostenendo Marco Peroni nel suo racconto: in questo spettacolo, Le Voci del Tempo si avvalgono della performance pittorica di Riccardo Cecchetti. Lo spettacolo è stato inserito dal Teatro Stabile di Torino all’interno del cartellone “Fare gli Italiani Teatro”, diretto da Mario Martone e Giovanni De Luna, all’interno delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Le Voci del Tempo è una compagnia che racconta la Storia con spettacoli che trattano vicende complesse con un linguaggio pop comprensibile a tutti. Marco Peroni (storico del costume e scrittore) e Mario Congiu (musicista e produttore) si contaminano a vicenda, intrecciano i loro linguaggi accompagnando il pubblico in un viaggio nel tempo fatto di emozione e divertimento, ricerca e divulgazione. La compagnia ha al suo attivo esibizioni in tutta Italia in teatri, festival e club, fra i quali ricordiamo: Teatro Stabile di Torino, Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro Giacosa di Ivrea, Festival e?Storia di Gorizia, Biennale della Democrazia, Tavagnasco Rock, Arezzo Festival, Festival Città Impresa di Schio, Festival Ville e Castella di Fano, ecc. Le Voci del Tempo si avvalgono della regia di Tommaso Massimo Rotella.
VENERDI’ 25 AGOSTO Centro Socio Culturale “Ala”, Castelnuovo Don Bosco (AT) ore 21,00
“D’Oro Come la Neve”
di e con Valentina Veratrini, musiche originali eseguite dal vivo, costumi Osvaldo Montalbano, scene e luci Lorenzo Rasello.
“D’Oro Come la Neve”
di e con Valentina Veratrini, musiche originali eseguite dal vivo, costumi Osvaldo Montalbano, scene e luci Lorenzo Rasello.
“D’oro come la neve” è un viaggio nell’impalpabile ed incomprensibile anima di una visionaria che ha ricevuto il dono – o forse il castigo? – di dialogare con il divino. Giovanna appartiene al mondo contadino, intriso di spiritualità, religiosità, fede ma anche superstizione, discriminazione e diffidenza. Un mondo duro in cui il lavoro e la fatica quotidiana schiacciano gli aneliti dello spirito. Una società che ha paura della diversità di una giovane donna che sostiene di parlare con Dio, e la marchia come folle.I contorni della realtà e della testimonianza storica si confondono con quelli assai fragili della visionarietà di Giovanna, omonima dell’altra, ben più famosa, nota come “pulzella d’Orléans”, che secoli fa divenne leggenda con le sue gesta e concluse la sua vita sul rogo. Nella testa di Giovanna la “voce” che sempre la accompagna diventa musica e canto sottile, contrappunto inesorabile della sua esistenza. Esistenza pura e ingenua in cui restano inviolati gli spazi del gioco, dell’ironia, del sogno, resi luminosi dalle apparizioni soprannaturali. Anzi, più che luminosi: d’oro, come la neve.
Sabato 26 agosto Sala Consiliare, Castelnuovo Don Bosco (AT) ore 16,00
“Concorso per giovani attori Gabriele Accomazzo, V edizione”
Evento ospitato dal Festival come parte del progetto Fortissimamente Alfieri 2017.
Dieci giovani attori si esibiscono di fronte al pubblico con brani tratti da commedie alfieriane.
“Concorso per giovani attori Gabriele Accomazzo, V edizione”
Evento ospitato dal Festival come parte del progetto Fortissimamente Alfieri 2017.
Dieci giovani attori si esibiscono di fronte al pubblico con brani tratti da commedie alfieriane.
Sabato 26 agosto Centro Socio Culturale “Ala”, Castelnuovo Don Bosco (AT) ore 21,00
“Buio”
di e con Paola Tomalino, regia Tommaso Rotella, luci Riccardo Padovan, allestimento scenografico Andrea Fasano.
“Buio”
di e con Paola Tomalino, regia Tommaso Rotella, luci Riccardo Padovan, allestimento scenografico Andrea Fasano.
La protagonista è una donna strana, forte, coraggiosa, sensuale, esilarante, poetica, impaurita, complicata, che attraverso una sorta di “dialogo psicanalitico” in cui racconta la propria esistenza, il coraggio di attraversare il caos, il vuoto ed il niente assoluto, non ha paura di mostrare le sue debolezze e la sua rinascita. Teatro, danza e musica si concentrano sulla paura di sentirsi soli, smarriti nel mare di questa vita che onde burrascose rendono pericolosa. Buio permette allo spettatore di vedere le cose da un altro punto di vista, quello di provare a vivere secondo un altro ritmo, un’altra dimensione, sotto un’altra luce. Nella notte e nel buio le immagini appaiono sfocate e ci si interroga su che cosa ci sia oltre. L’ombra è un concetto, non solo riferito al buio, ma in generale a tutto ciò che non immagini possa esistere.
Domenica 27 agosto Sala Consiliare del Comune, Castelnuovo Don Bosco (AT) ore 16,30
“Il segreto del bosco vecchio”
con Mario Nosengo e Simona Scarrone al flauto. Spettacolo per bambini e famiglie.
“Il segreto del bosco vecchio”
con Mario Nosengo e Simona Scarrone al flauto. Spettacolo per bambini e famiglie.
Il segreto del Bosco Vecchio, pubblicato nel 1935, è il secondo romanzo scritto da Dino Buzzati. L’opera è vagamente allegorica e in forma di fiaba infantile.
Sebastiano Procolo, un ex colonnello che non conosce la generosità, avido di guadagno, è il proprietario di un’enorme tenuta boschiva, unica al mondo: Il BOSCO VECCHIO. Questo bosco è abitato da un popolo di genî, custodi degli alberi. Il Procolo, volendo sfruttare le risorse di legname, inizia subito un intenso taglio degli alberi. Ben presto però, grazie a un patto con il genio Bernardi , cessa di tagliare gli alberi e si limita a raccogliere i rami caduti spontaneamente. Inizia così, per i genî una lunga schiavitù. Un giorno, Sebastiano decide di liberare dalla prigionia il Vento Matteo, che giura fedeltà al suo liberatore. Con il passare del tempo, il Procolo decide di liberarsi del nipote Benvenuto per impossessarsi della sua tenuta, ben più grande della sua: due volte tenta di ucciderlo, (la prima volta servendosi di Matteo, la seconda volta facendo da solo) ma in entrambe fallisce…
Due sono le tematiche principali del romanzo. La prima è il passaggio dall’infanzia alla giovinezza di Benvenuto, costretto a lasciarsi alle spalle il mondo fantastico, degli animali parlanti e degli spiriti del bosco, per calarsi nel mondo degli uomini. Il secondo tema è invece la caduta e la redenzione di Sebastiano Procolo che, divorato dal demone dell’avarizia, riscopre il contatto con la natura e l’altruismo fino al sacrificio. È inoltre presente una tematica di tipo ecologico con riflessioni sulla necessità della convivenza tra l’uomo e l’ambiente naturale per la sopravvivenza di entrambi.
Sebastiano Procolo, un ex colonnello che non conosce la generosità, avido di guadagno, è il proprietario di un’enorme tenuta boschiva, unica al mondo: Il BOSCO VECCHIO. Questo bosco è abitato da un popolo di genî, custodi degli alberi. Il Procolo, volendo sfruttare le risorse di legname, inizia subito un intenso taglio degli alberi. Ben presto però, grazie a un patto con il genio Bernardi , cessa di tagliare gli alberi e si limita a raccogliere i rami caduti spontaneamente. Inizia così, per i genî una lunga schiavitù. Un giorno, Sebastiano decide di liberare dalla prigionia il Vento Matteo, che giura fedeltà al suo liberatore. Con il passare del tempo, il Procolo decide di liberarsi del nipote Benvenuto per impossessarsi della sua tenuta, ben più grande della sua: due volte tenta di ucciderlo, (la prima volta servendosi di Matteo, la seconda volta facendo da solo) ma in entrambe fallisce…
Due sono le tematiche principali del romanzo. La prima è il passaggio dall’infanzia alla giovinezza di Benvenuto, costretto a lasciarsi alle spalle il mondo fantastico, degli animali parlanti e degli spiriti del bosco, per calarsi nel mondo degli uomini. Il secondo tema è invece la caduta e la redenzione di Sebastiano Procolo che, divorato dal demone dell’avarizia, riscopre il contatto con la natura e l’altruismo fino al sacrificio. È inoltre presente una tematica di tipo ecologico con riflessioni sulla necessità della convivenza tra l’uomo e l’ambiente naturale per la sopravvivenza di entrambi.
Domenica 27 agosto, Chiesa di San Bartolomeo, Castelnuovo Don Bosco (AT) ore 18,30
“Il Fiore e Altre Storie, Pirandello in concerto”
con Daniela Placci, Marco Viecca ed Eleonora Strino
“Il Fiore e Altre Storie, Pirandello in concerto”
con Daniela Placci, Marco Viecca ed Eleonora Strino
La malattia fisica e il dramma psicologico di un singolo, ma anche la gioia di un nuovo modo di intendere la vita e l’essere uomini, si esprimono in questo spettacolo in cui i due attori Marco Viecca e Daniela Placci, con le suggestioni della chitarrista jazz Eleonora Strino, si avvicendano cimentandosi con i grandi classici del teatro italiano pirandelliano.