Casa Zuccala di Marentino (TO)
Giardino delle Erbe Aromatiche
V Mostra e Punto vendita del Peperoncino piccante, del Peperone di Capriglio e della Nocciola IGP Tonda Gentile del Piemonte.
In occasione della IV Domenica di
Fuori Torino . Castelli e Dimore storiche
organizzata da Turismo Torino e Provincia
Casa Zuccala di Marentino propone, parallelamente alla visita alla Casa, una Giornata dedicata al peperoncino piccante. Con l’occasione verrà presentata anche la produzione 2017 del Peperone di Capriglio e della Nocciola gentile del Piemonte..
Nella visita ai Giardini delle Erbe di Casa Zuccala, tra le 1011 varietà di aromatiche che in questa stagione è possibile ammirare, verranno presentate le 157 specie di Capsicum presenti nell’Orto di Peperonia , inoltre vi sarà la possibilità, per i visitatori, di acquistare una selezione di piante in vaso proposte dal più noto vivaista della Provincia di Torino specializzato nel settore.
La Mostra-Mercato, ad ingresso libero, sarà aperta dalle ore 10 alle 19 negli spazi coperti della Limonaia e del Portico delle Carrozze di Casa Zuccala.
Le visite guidate alla Casa (ingresso € 7,00) della durata di circa 2 ore, avranno inizio alle ore 15, 15,30 e 17.Le visite guidate ai Giardini (ingresso € 6,00) della durata di circa 2 ore, avranno inizio alle ore 10, 15 e 17.
Gli espositori:
Vivaio Fratelli Gramaglia di Collegno (Peperoncini rossi e erbe aromatiche)
Azienda Agricola Cascina Priola di Capriglio (Peperoni di Capriglio e derivati)
Azienda Agricola Ronco Luigina di Marentino (Nocciola gentile e derivati)
Info: Casa Zuccala
via Profonda n. 0
10020 Marentino (TO)
tel. 011/943.53.43
email : info@casazuccala.it
sito: www.casazuccala.it
I Peperoncini piccanti
Peperoncini e Peperoni appartengono alla famiglia dei Capsicum e sono originari delle Americhe, ma, oggi, coltivati in tutto il mondo. In Italia la Calabria si è specializzata nella produzione di peperoncini piccanti, in particolare del gruppo Cayenna, mentre in Piemonte è diffusa la coltivazione dei peperoni dolci.
La caratteristica dei Capsicum è quella di produrre in quantità più o meno elevate, a seconda del genere, la capsaicina, un alcaloide responsabile del senso di bruciore che il peperone da alla lingua e al palato.
Se ne conoscono diverse specie, ma le più diffuse sono il caspicum annuum, il capsicum chinense, il capsicum baccatum e il capsicum frutescens.
Tra i capsicum annum vi sono i peperoni “dolci”, che non contengono o contengono in percentuale bassissima la capsaicina, ma anche i Cajenna, i Thai, i Jalapeno e gli Ancho.
Ma è tra i capsicum chinense che troviamo i peperoncini più piccanti, quali quelli dei gruppi Habanero, Trinidad e Scorpion. La percentuale di capsaicina di questi esemplari, che supera i 500.000 gradi Scoville e può giungere anche oltre il milione di gradi, contro i 10-15.000 gradi del Diavolicchio calabrese, li rende avvicinabili con cautela e, in alcuni casi, non adatti all’alimentazione.
Il Peperone di Capriglio
Il Peperone di Capriglio è un peperone dolce, tondo o quadrato, nelle varietà rossa e gialla, di ridotte dimensioni, ma caratterizzato da un pericarpo spesso che lo rende interessante in cucina.
Prodotto nel territorio di Capriglio, ai confini della Provincia di Asti con quella di Torino, era già nell’Ottocento presente nei mercati locali. Il diffondersi, dalla metà dello scorso secolo, del Peperone di grandi dimensioni tipico del Carmagnolese fece perdere l’interesse per questo prodotto, sino quasi a portare all’abbandono della coltivazione.
Negli ultimi anni, per mantenere in vita questo cultivar, è nata l’Associazione di Produttori “Un cuore di peperone”, presieduta dalla Prof.ssa Raffaella Firpo, che si batte per far conoscere il “Peperone di Capriglio” ed è riuscita, dal 2010, ad ottenere il riconoscimento di Presidio Slow Food. (www.capriglio.comune.at.it).
Bacche e piccoli frutti
Per la gioia del palato, in contrapposizione alla piccantezza dei Peperoncini, le bacche eduli e i piccoli frutti si prestano sia al consumo diretto, sia ad essere trasformati in succhi, marmellate, dolci.
Le specie coltivabili nei nostri climi sono moltissime, dai Mirtilli ai Rubus (come il Lampone e la Mora) , dai Ribes ai Crataegus (tra i quali il Biancospino e l’Azzeruolo) e le stesse Rose botaniche ed, ancora, gli Eleanius, gli Amelanchier, il Sorbo, il Giuggiolo, il Corniolo, l’Azzeruolo e il Lycium barbarum, più noto come Goji.
Arbusti di piccole o medie dimensioni, non esigenti, in genere, per quando riguarda il terreno di cultura, resistenti alle basse temperature, sono un complemento interessante per un giardino.