Il giorno 15 ottobre 2017, alle ore 16,00, presso la Chiesetta di San Pietro in Frazione Morialdo di Castelnuovo don Bosco si terrĂ il Convegno “Domenico Savio : un fanciullo santo nella campagna piemontese dell’Ottocento”, quinto (e ultimo) approfondimento sulla figura di San Domenico Savio.
Promotori dell’iniziativa il Comune di Castelnuovo don Bosco, la Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, la Basilica del Colle don Bosco, la Cappellania di Morialdo, la Biblioteca San Domenico Savio di Mondonio, la Biblioteca S. Filipello di Castelnuovo don Bosco.
Saranno affrontati tre temi differenti ma tutti collegati:
I Savio: la famiglia, i suoi luoghi, i suoi spostamenti. Le origini dei Savio da Ranello, lo spostamento a S. Giovanni di Riva e la nascita di Domenico, i dieci anni trascorsi a Morialdo, l’arrivo a Mondonio. Speciale attenzione sarĂ Â riservata ai racconti della vita del Santo ambientati a Morialdo: i primi anni di scuola, la frequentazione della chiesa di San Pietro. Non mancheranno alcuni cenni storici sulla nobile famiglia degli Arnaud di San Salvatore, proprietaria della cascina di Morialdo in cui vivevano i Savio.
Ospiti dei Savio, a casa di Minòt. Dopo il generale inquadramento sui Savio, ampio spazio verrĂ Â dedicato ad una immaginaria “visita guidata” delle cascine piemontesi. Di esse si analizzeranno vari aspetti: le differenze fra i grandi cascinali di pianura e i “tetti” sparsi sulle colline, i vari tipi di gestione agraria e le classi sociali dei contadini (piccoli proprietari; mezzadri; affittavoli; cassinĂ©, vachĂ©…). Con la proiezione di materiale fotografico (in parte tratto dalla vasta opera documentaria dello studioso svizzero Paul Scheurmeier, Il Piemonte dei contadini), si esamineranno le parti fondamentali delle cascine e del panorama agreste del territorio torinese-alto astigiano.
La religiositĂ popolare nel Piemonte rurale. L’ultima parte della conferenza verterĂ sugli elementi religiosi tipici della societĂ contadina, che influenzarono profondamente, anche nel suo periodo torinese, il fanciullo Domenico Savio. In modo particolare, l’assiduitĂ alla preghiera, le pratiche devozionali, la partecipazione continua alle celebrazioni e ai riti della comunitĂ .
Relatore il Dott. Francesco Gorgerino.