All’interno, il salone da ballo, si presenta interamente affrescato, opera risalente al 1762 ed eseguita dai fratelli Galliari, maestri della tecnica “trompe l’oeil” con decorazioni e illusioni architettoniche.
La volta sembra una sorta di parasole a sei “spicchi”, fantasiosamente affrescata. Alcune figure sulle pareti, realizzate in monocromo, appaiono briose, frizzanti, con un tocco di frivolezza settecentesca, mentre alcuni ovali dipinti con figure mitologiche sembrano “schiacciare” col loro peso virtuale il sottostante frontone.
Dalla volta scende un lampadario in cristallo di Murano del Settecento, di grandi dimensioni, appare però leggero per via del vetro, materiale trasparente e cristallino, con varie gocce colorate.
Le altre sale dell’interno sono elegantemente ammobiliate, e ospitano collezioni di ritratti di Casa Savoia e abiti d’epoca del Settecento.
Da vedere anche le segrete e alcuni sotterranei del maniero dove aleggiano misteri e leggende.
Il parco comprende alti alberi e alcuni giardinetti all’italiana dalle linee sinuose dei bossi che addolciscono la severità dell’edificio. Punteggiano il parco numerose statue del Novecento, che si ispirano ai secoli passati, e alcune orientali, frutto dei viaggi dei suoi precedenti proprietari.
In primavera la manifestazione “Il narciso incantato” arricchisce il giardino con ampie e colorate fioriture di narcisi e bulbose.
Dal 2016 il castello di Piea fa parte del circuito nazionale delle Dimore Storiche. (foto Archivio castello di Piea)