Esterno
La chiesetta è orientata in direzione sud/est-nord/ovest ed è costituita da un’aula rettangolare lunga circa 5 m e da un’abside semicircolare. L’ingresso sulla facciata rivolta a nord/ovest è in asse con l’aula; la copertura è a doppio spiovente con struttura lignea e manto di tegole in cotto. Così come si presenta attualmente dopo l’ultimo restauro conservativo conclusosi nel 2016, è frutto di successivi rimaneggiamenti, effettuati in diversi momenti nel corso dei secoli; restano comunque testimonianze significative dell’originale lezione romanica, come diremo parlando dell’abside.
La facciata è intonacata e delimitata da due paraste che si uniscono ad una cornice in muratura stuccata. Un timpano superiore, frutto di un intervento di consolidamento del XVIII secolo, definisce e sostiene le falde del tetto. Ai lati del portone centrale si aprono due finestre, una terza è posta sopra la porta.
Le due pareti laterali sono testimoni del susseguirsi di interventi, entrambe sono divise in due campiture da una lesena di mattoni, che confluisce in una cornice piatta. Nel lato di nord/est compare un contrafforte molto aggettante, che poggia su di un blocco lapideo di notevoli dimensioni. Il paramento di mattoni a vista caratterizza la muratura delle pareti ed è interrotto da inserimenti di materiale lapideo, costituito da blocchi di arenaria e frammenti, probabilmente di recupero.
L’abside costituisce la parte più significativa ed autentica dell’edificio. Presenta le caratteristiche alternanze di blocchi di pietra squadrati e filari di mattoni. È divisa in 5 campiture da 4 semicolonne, con capitelli tronco-conici e poggianti su plinti di arenaria corrosa. Nelle 3 campiture centrali si aprono delle monofore con archi a tutto sesto e sguanci a doppia strombatura. Le campiture sono coronate ognuna da 4 archetti pensili in pietra. Nella parte superiore al coronamento la parete è divisa da 4 lesene di mattoni, che si concludono nella cornice.
Interno
È completamente intonacato e scandito da coppie di lesene, coperto con una volta a botte sull’aula e sul presbiterio e a semicatino sull’abside. I pavimenti sono in mattonelle quadrate di cotto. L’altare, spogliato dai ladri di una tela settecentesca raffigurante il martirio di San Lorenzo, è composto da muratura stuccata, ad imitazione del marmo e necessita di un intervento conservativo.
Nella parete absidale, in una struttura in mattoni ricurva ed aggettante, dietro l’altare, è presente un riquadro di muratura affrescata, raffigurante la Madonna col Bambino e Sant’Antonio. L’affresco, databile a metà del XVII secolo, di ottima fattura ma in precario stato di conservazione, è probabilmente riconducibile ai due romiti che vissero in loco, intorno al 1650, documentati presso l’archivio della Parrocchia di San Giovanni.