Museo Mamma Margherita, descrizione

Il museo è disposto su più piani:
dalla stanza di ingresso, al piano terra, inizia la visita con ricordi della scuola che qui ha frequentato il piccolo Giovanni, documenti riguardanti la mamma, foto storiche della casa natale e atti genealogici.
Da qui possiamo accedere al locale sotterraneo dove viene presentata una ricostruzione della cantina di Melchiorre Occhiena, papĂ  di Margherita, mentre in un locale interrato attiguo si trovano schede e fotografie sulla coltivazione della vite. Da questi locali partono una serie di gallerie scavate nel tufo, attualmente non percorribili, che collegavano case e terreni del circondario.
In un’altra stanza sempre al piano terra si possono vedere i dipinti con le scene di ex-voto realizzati da Massimo Bracco, ricordi e suppellettili religiose.
Sulla scalinata di accesso al primo piano trovano posto fotografie dei piloni votivi presenti nella zona. Tre delle quattro stanze del primo piano contengono una raccolta fotografica sulle famiglie e sulle tradizioni contadine di Capriglio e manichini con abiti fine ottocento. Ampio risalto viene dato alla storia dell’uso del gesso nell’astigiano, allo sviluppo e alla diffusione dei soffitti costruiti con questo materiale con l’ausilio di matrici lignee intagliate. La quarta sala conserva i ricordi di suor Vera Occhiena e don Mario Caustico, martiri salesiani.
La scalinata che conduce al secondo piano raccoglie fotografie del territorio caprigliese, sentieri, vie verdi, fonti e mulini, mentre le due stanze alle quali si accede contengono pannelli sulle erbe officinali e alcune teche con fossili del territorio. (foto Comune di Capriglio)

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