Il battito

“Viviamo in tempi oscuri, in cui parlare d’alberi pare quasi un delitto!” (B. Brecht). E come parlare di alberi, così invitare ai beni del patrimonio culturale è aprire nell’oscurità il varco a una luce che ci orienta, mentre enormi trasformazioni dei sistemi di conoscenza e di comunicazione sociale riducono il valore dell’opera creativa alla robotizzazione di un consumo povero di connotati umani. Altro non sono i beni culturali, in fondo, se non delle scale provvisorie e fragili che aiutano a salire al vertice dello spirito e del cuore. Pensiamo dunque che il turismo possa richiamare tantissime persone per il semplice e comune desiderio di conoscere qualcosa attorno alla bellezza ed all’umanità. Che il turismo non si nutra di banale suggestione, o di svago distratto. Perché non di solo pane vive l’uomo: “e se l’agonia fisica, biologica, naturale, di un corpo, per fame sete o freddo dura poco, molto poco, l’agonia dell’anima insoddisfatta dura tutta la vita” (F. Garcia Lorca). Senza apprendimento riflessione e ricerca, anche la bellezza dei monumenti più solenni resta pietra muta ed è sperabile che questa considerazione possa essere da molti condivisa e dare senso al nostro impegno.