Rete romanica di collina
Venerdì 4 maggio nella Canonica di Santa Maria di Vezzolano è stato formalmente sottoscritto il protocollo d’intesa fra l’Associazione In Collina-Turismo nel cuore del Piemonte e 11 amministrazioni locali, per dare avvio congiunto alla Rete Romanica di Collina nel territorio “fra Po e Monferrato”. Erano presenti- attraverso i sindaci o loro delegati- i comuni: Albugnano, Andezeno, Brusasco, Cavagnolo, Cortazzone, Castelnuovo don Bosco, Marentino, Mombello, Montafia, Montiglio, Tonengo, che dispongono nel loro territorio delle chiese romaniche che formeranno oggetto della proposta turistica e ne hanno condiviso finalità e contenuti. Dopo i saluti della direttrice di Vezzolano Valentina Barberis, i dirigenti di InCollina Roberto Bechis e Paolo Aiassa hanno illustrato la proposta, elaborata sulla base di una ormai triennale esperienza di volontariato di accoglienza all’interno della Canonica di Vezzolano. Obiettivo primo e immediato è consentire e consolidare gli accessi a tutte le chiese del circuito, molte delle quali sono finora scarsamente note e visitabili. Ciò si farà attraverso il reperimento nei vari comuni di accompagnatori volontari e definendo un calendario certo di aperture, con informazione sugli orari, i percorsi di arrivo, la connessione fra i diversi punti della rete. Allo scopo di consentire a turisti delle più svariate provenienze di muoversi e soggiornare con facilità, agili materiali descrittivi saranno predisposti e resi disponibili nelle chiese e negli sportelli turistici del territorio. Sarà curata l’informazione anche in lingua straniera e nei siti web già attivati. La realizzazione di eventi e manifestazioni e l’ offerta di percorsi nella natura e nel paesaggio dei luoghi che circondano le chiese romaniche della Rete saranno ulteriori elementi per favorire affezione e ritorni. La Rete, grazie al miglioramento della logistica e dei servizi, punta a perciò a generare ricadute economiche positive, legate all’incremento e qualificazione della presenza turistica, e concorre a valorizzare un territorio solo apparentemente “minore”, ma ricco di pregi meritevoli di essere scoperti. Fra le prime attività previste entro la fine di maggio si darà avvio ad un corso di formazione per i volontari vecchi e nuovi. Servirà ad amalgamare conoscenze e linguaggi ed offrire una immagine coordinata ed efficace delle svariate attrattive proposte ai visitatori.