Cammino Romanico Montiglio Monferrato – Scandeluzza

Dati tecnici
Lunghezza (km): 10 circa
Durata: 3h
Difficoltà: escursionistica

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Descrizione del percorso
Prima tappa (20 min). Partenza da Montiglio Monferrato in Piazza Regina Margherita, si imbocca via Padre Carpignano attraversando il paese e proseguendo verso il cimitero su strade asfaltate per circa dieci minuti. Si giunge quindi alla pieve romanica di San Lorenzo del XII secolo per una visita al suo interno.

Seconda tappa (45 min). Prendendo la sterrata alla destra dell’antica pieve si scende fino a fondovalle attraversando i campi coltivati fino ad attraversare la SP 22 per poi ricominciare a salire su strada sterrata fino a ritrovare l’asfalto della SP2. Qui si svolta a sinistra e dopo pochi metri si raggiunge il Santuario della Madonna del Carmine con le sue 12 cappelette antistanti.

Terza tappa (25 min). Si ripercorre a ritroso la SP2 per alcune centinaia di metri per poi prendere una sterrata sula destra che costeggiando per un tratto la provinciale porta fino al cimitero di Scandeluzza dove troviamo, dopo una breve salita, la chiesa romanica dei Santi Sebastiano e Fabiano, edificio a pianta rettangolare con abside semicircolare.

Quarta tappa (90 min). Ritorniamo nuovamente sulla SP2 svoltando a destra e dopo un centinaio di metri svoltiamo a sinistra su una sterrata che scende inizialmente tra i coltivi per poi risalire fino al piccolo borgo di Albarengo alto. Dopo un centinaio di metri svoltiamo a sinistra su una sterrata che ci porta in località Praie dove ritroviamo l’asfalto proseguendo in direzione di Montiglio Monferrato. Giunti al centro esposizioni svoltiamo a sinistra e proseguiamo in salita dopo la rotonda in direzione della stazione ferroviaria. Dopo poco svoltiamo su una sterrata a destra salendo fino alla casa di riposo.
Qui si svolta a destra su asfalto e si sale fino al Castello, maniero di origini medievali (XII secolo) che si erge imponente dominando le colline circostanti. Teatro degli scontri tra il libero comune di Asti e il marchesato del Monferrato (1191-1206), nel 1305 il castello, fu completamente distrutto e tutto il borgo venne ricostruito nel corso del XV secolo.
All’ interno del parco del castello sorge la trecentesca cappella di Sant’Andrea che contiene affreschi del “Maestro di Montiglio” (che lavorò anche a Vezzolano) risalenti al 1340 circa.
Si scende infine attraversando la parte alta e più storica del borgo di Montiglio Monferrato per ritornare dopo poco al punto di partenza.
Da segnalare la caratteristica e unica presenza di almeno cinquanta meridiane antiche e moderne, le ultime quasi tutte eseguite dall’artista Mario Tabenghi sulle facciate degli edifici cittadini. Sul campanile della chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria della Pace e risalente al XVI secolo, si conserva ancora una delle più antiche meridiane di Montiglio.