Santa Maria Assunta, Lauriano

Inserimento ambientale
La Chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta ‘“supra montem” con annesso Romitorio, è situata sulla sommità della più alta collina di Lauriano, in direzione nord-ovest.
Si raggiunge salendo per un sentiero di circa un chilometro in mezzo ai boschi, e, giunti a destinazione, si può godere di una splendida vista, dalla pianura alle montagne.

Notizie storiche
La Chiesa viene citata in un documento del 1750 che la indica come parrocchiale sin dal 1113, dedicata a Santa Maria dell’Assunzione “supra montem”.
Accanto alla chiesa, intorno al 1100, vi era il cimitero, chiuso nel 1584, quando la chiesa già aveva perso il titolo di parrocchiale.
La struttura romanica, risalente al XI-XIII secolo, è stata rimaneggiata nel corso dei secoli, ma nell’abside sono chiaramente leggibili le caratteristiche principali del romanico astigiano.
La modifica maggiore fu la costruzione adiacente al lato meridionale dell’abitazione dell’eremita, ipotizzabile all’inizio del 1600, affiancata da un arco di mattoni a vista, probabilmente come sostegno dell’edificio sul lato più scosceso della collina.  Dal 1826 non si hanno più notizie della presenza di eremiti nella chiesetta.
Sul finire del XVIII secolo divenne proprietà dei conti Morra di Lauriano a cui si deve un pregevole altare barocco, tuttora visibile, benedetto il 26 settembre 1790. Nel 1808, fecero poi costruire sotto il pavimento della chiesa 24 loculi, successivamente rinnovati nel 1875, per adibirla a cappella cimiteriale della famiglia. Vi furono sepolte 18 salme, tra cui i resti del conte Bernardino Morra (1768-1851) l’autore dei maggiori scavi archeologici della vicina città romana di Industria negli anni 20 del XIX secolo. Le tumulazioni proseguirono fino al 1936, quando vennero vietati i cimiteri privati.

Descrizione
La facciata è semplice, lineare e priva di ornamenti. Intonacata in epoca tarda, presenta in posizione centrale un piccolo rosone a forma di trifoglio, che sovrasta la porta di ingresso in legno chiodato. Alla destra della porta, una piccola finestra rettangolare. La parte più antica che si è conservata, probabilmente del XII secolo, è l’abside semicircolare con paramento esterno totalmente in mattoni, come pure in mattoni sono le lesene che la suddividono in campiture al centro delle quali si aprono tre monofore, di cui solo due visibili dall’esterno. Sono in pietra chiara, in un unico blocco, soltanto gli architravi delle monofore, sagomati ad arco a tutto sesto. Le campiture sono coronate ognuna da una serie di archetti pensili poggianti su mensoline variamente sagomate e decorate con graffiti, realizzati completamente in mattoni.
Sul lato sinistro dell’abside è addossato un fabbricato a due piani, solido nonostante l’aspetto fatiscente, che si sviluppa lungo tutto il fianco della chiesa e che costituiva la dimora degli eremiti.
All’interno, sulla muratura dell’abside restano tracce di affreschi, segnati dal tempo e dall’umidità. Si vedono rappresentati due calzari azzurri con speroni e la parte inferiore di un gonnellino, probabile rappresentazione di un cavaliere, linee semplici bianche e nere tipiche del medioevo. Sulla parte superiore si notano tracce di un preesistente, più antico, ciclo pittorico.
L’aula della Chiesa ha volte a crociera e pavimento in piastrelle di cotto disposte in diagonale. Sulla seconda volta si possono scorgere tracce di affresco che rappresenta il “triangolo” simbolo della trinità.
In prossimità dell’altare, sul pavimento, si nota una pietra istoriata con l’arma gentilizia dei Morra-Sandigliano riportante la data 1875, ad indicare l’accesso alla tomba della famiglia nobiliare.

Curiosità
Una vecchia tradizione laurianese, che ancora oggi la Pro Loco mantiene viva, è quella della merenda di san Giuseppe che viene offerta dopo la Santa Messa a tutti coloro che hanno affrontato la breve salita al Romitorio.