La chiesa di Sant’Eusebio si trova in prossimità di un incrocio di strade: antistante alla facciata, la provinciale Casalborgone-Pralormo, a sud-est quella per Albugnano e infine quella con cui si entra nell’abitato di Castelnuovo.
Fu la prima parrocchiale del luogo e risulta citata nei documenti a partire dal 1280 come dipendente dalla pieve di Santa Maria di Pino. Nel 1574 il vescovo di Vercelli, nella cui diocesi si trovava, la indica come chiesa campestre, non più parrocchiale e dipendente dalla prevostura di Sant’Andrea.
L’edificio si presenta a aula unica ed è il frutto di due successive sopraelevazioni della chiesa romanica originaria, causate da un progressivo innalzamento del terreno della collina retrostante. Tali modifiche, ascrivibili al XV e al XVIII secolo, sono maggiormente distinguibili in corrispondenza del fianco sud e dell’abside. Quest’ultima conserva le caratteristiche peculiari dell’architettura romanica della fine dell’XI – inzio XII secolo: la muratura a conci di arenaria alternati a mattoni, la divisione in tre specchiature mediante sottili semicolonne e corrispondenti a tre monofore; queste ultime all’interno presentano sull’arco decorazioni a fogliami e girali. Tracce di archetti pensili sottolineano il coronamento dell’epoca.
Sul fianco sud si nota l’innalzamento del XV secolo: una cornice di mattoni leggermente aggettanti, al di sopra della quale vi è ancora una porzione di muratura intonacata del XVIII secolo.
Le volte interne e la facciata attuale sono dovute probabilmente all’intervento settecentesco.
Il cantiere di restauro del 2007 ha riportato in luce la pavimentazione interna e il livello esterno dell’originaria chiesa romanica, riqualificando e consolidando la struttura dell’edificio.